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13 settembre 1968: il film Teorema di P.P. Pasolini sequestrato dalla Procura

il film Teorema di Pasolini

District: Lazio
Province: Roma (RM)
Locations:
Date: 2016-09-13

13 settembre 1968: il film Teorema di P.P. Pasolini sequestrato dalla Procura di Roma

Il 13 settembre 1968 la Procura della Repubblica di Roma sequestra il film Teorema "per oscenità e per le diverse scene di amplessi carnali alcune delle quali particolarmente lascive e libidinose e per i rapporti omosessuali tra un ospite e un membro della famiglia che lo ospitava"

film Teorema Pasolini

Il film era stato proiettato in anteprima il 4 settembre alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in un clima incandescente a causa delle contestazioni dell’associazione Nazionale Autori Cinematografici e nonostante l’opposizione dello stesso Pasolini.

A Venezia il film aveva suscitato polemiche, ma anche riscosso un buon successo; Laura Betti era stata premiata con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.

Il 7 settembre il film teorema era uscito nelle sale.

Le difficoltà con la censura non erano certo mancate.

Del resto non era una novità: da “Accattone” a “Mamma Roma” a “La ricotta” i film di Pasolini non avevano mai avuto vita semplice con la censura, con la magistratura, con le forze dell’ordine

Solo il 6 settembre il film era stato approvato dalla Commissione di censura previo divieto ai minori di 18 anni.

Né erano mancate polemiche su Teorema sia da parte di settori conservatori e di destra, sia da parte di commentatori di sinistra.

In particolare una profonda polemica sul film si era aperta nel mondo cattolico.

A Venezia il film Teorema era stato insignito del premio dell’OCIC, l’Office Catholique International du Cinéma, legato ai settori più progressisti del mondo cattolico, in particolare a quelli della teologia della Liberazione.

Ma l’Osservatore Romano aveva stroncato il film, bandendo pubblicamente la visione di Teorema alla comunità cattolica.

Successivamente, il 18 settembre 1968, addirittura il Papa Paolo VI, dalla sua residenza estiva di Castel Gandolfo, aveva tuonato contro “l’inammissibile film”.

In questo clima il 13 settembre interviene il provvedimento della Procura di Roma.

Il giorno dopo la Procura di Genova emette un provvedimento analogo.

E’ l’inizio di una fase giudiziaria lunga e complessa.

Il processo contro Pasolini e il produttore Donato Leoni viene trasferito a Venezia per competenza territoriale, dove si era proiettato il film per la prima volta proprio alla Mostra Internazionale del Cinema.

Il processo si apre il 9 novembre 1968. Le richieste del Pubblico Ministero Luigi Weiss sono pesanti: sei mesi per ognuno degli imputati e la distruzione integrale della pellicola.

La sentenza è di qualche settimana dopo. Il 23 novembre 1968 il Tribunale di Venezia assolve il regista e il produttore e annulla il sequestro del film Teorema.

Le motivazioni sono nette “Lo sconvolgimento che Teorema provoca non è affatto di tipo sessuale, è essenzialmente ideologico e mistico. Trattandosi incontestabilmente di un'opera d'arte, Teorema non può essere sospettato di oscenità.”

Finisce così una pagina oscura, ma non i guai di Pasolini che ancora negli anni successivi dovrà vedersela con la censura e frequentare a più riprese le aule di tribunali per difendere la sua libertà creativa.

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