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Contromano, il film di Antonio Albanese

Contromano

District: Lombardia
Province: Milano (MI)
Locations: Milano (MI)
Date: 2018-03-29

Contromano, il film di Antonio Albanese

Contromano, Antonio Albanese torna dietro alla macchina da presa con una commedia on the road a tema immigrazione.

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Contromano, scritto con Andrea Salerno, Stefano Bises e Marco D’Ambrosio (Makkox), è la storia di Marco Cavallaro (Albanese), un 50enne vecchia maniera che si ritrova a rapire un senegalese per riportarlo in Africa.

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Un ritorno dopo 15 anni 

Ha atteso più di 15 anni Antonio Albanese, prima di rimettere mano alla regia cinematografica.

In questi anni ha "ampliato" la sua comicità, se pensiamo alle collaborazioni da attore con Pupi Avati, Woody Allen, Neri Marcorè, Mazzacurati e Carlo Verdone.

Ma è da Riccardo Milani e Carlo Verdone che Albanese ha appreso quelle note prima del riferimento sociale e poi di una comicità meno verbale ma dal ritmo più cadenzato.

In Contromano Albanese è anche attore, qui nelle vesti di Mario Cavallaro, milanese rigido e misurato, che ha impostato la sua vita sul valore rassicurante della routine. 

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Sinossi

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Mario Cavallaro è un abitudinario incallito. Tutto ciò che richiede un cambiamento lo spaventa e lo irrita al contempo.

Ha un solo hobby: l'orto che ha realizzato sulla terrazza dello stabile in cui abita nel centro di Milano.

Quando si ritrova dinanzi al suo negozio di calze un africano ambulante che vende lo stesso articolo (anche se di qualità inferiore) a prezzi stracciati, elabora un piano che potrebbe servire da modello.

Decide di rapirlo e riportarlo in Africa. Se tutti facessero così il problema dell'immigrazione extracomunitaria sarebbe risolto, afferma nel suo film ...

Albanese vuole raccontare questioni complesse in modo paradossale.

Mario Cavallaro non è un uomo cattivo; è un uomo solo che ha fatto del non cambiamento uno scudo protettivo.

Con questo film, Albanese ci vuole invitare a sperare in qualche piccola crepa che consenta di arrivare, se non allo sgretolamento, almeno a una breccia nei muri divisori.

Così da permetterci di guardare all'altro, al diverso da noi non ingenuamente, ma neanche arroccati nel pregiudizio.

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Mario, Oba e Dalida sono chiamati a un on the road che non va solo da Milano al Senegal ma dal proprio io passato al proprio io futuro.

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