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Esce Malarazza, la periferia senza speranza

Periferia

District: Sicilia
Province: Catania (CT)
Locations: Catania (CT)
Date: 2017-11-09

Esce Malarazza, la periferia senza speranza

Periferia e criminalità ... Esce Malarazza, la periferia senza speranza; oggi giovedì 9 novembre nelle sale italiane. Il film di Giovanni Virgilio girato a Catania.

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Cast e Produzione

Un genere drammatico, con un cast ricco: Stella Egitto (giovane madre), Paolo Briguglia, David Coco (Tommaso Malarazza), Cosimo Coltraro, Lucia Sardo, Antonino Frasca Spada (Antonino), Andrea Ensabella, Omar Noto, Davide Luciano Pulvirenti, Danilo Giuseppe Vitale.

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Distribuito da Mariposa Cinematografica (con divieto ai 14 anni) e prodotto da Movie Side e Xenon Produzioni Cinematografiche in collaborazione con Studi Cinematografici Siciliani.

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Un film che denuncia

Una denuncia alle condizioni della periferia siciliana, aiutate dalle amministrazioni locali ma non dal resto del Paese.

Considerata una produzione fieramente indipendente che ha il coraggio di affrontare le miserie della città senza glorificarne i criminali.

«"Malarazza" è una denuncia delle condizioni delle periferie urbane al fine di riflettere sulla crisi della legalità nelle aree più marginali dei territori, anche se spesso localizzate nei quartieri più centrali».

Dove

Nel suo secondo lungometraggio da regista, Giovanni Virgilio affronta il tema delle aree urbane degradate del Sud, in questo caso i quartieri catanesi Librino e San Berillo. 

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Sono completamente abbandonate a se stesse dallo Stato e dalla legge, zone franche in cui lo spaccio avviene alla luce del sole e la gente è stanca di "aspettare che ci salvi qualcuno".

«Il film, spiega il regista,ci fa riflettere su quanto le periferie siano parte integrante delle città e sul fatto che lo stato di degrado in cui sono lasciate non fa altro che aumentare ingiustizie e microcriminalità.

Sono territori che domandano bellezza, giustizia e sicurezza per garantire un futuro e una speranza ai cittadini che vogliono affrancarsi dalla criminalità e dall’esclusione che logorano le loro vite».

La storia

Il regista in realtà, avrebbe voluto che questa pellicola diventasse una serie tv. Il film, racconta la storia di una giovane madre e di suo figlio Antonino che, assieme al fratello della donna, sono vittime di un sistema di potere malavitoso rappresentato dai boss in declino Tommasino Malarazza e Pietro, detto U Porcu. 

                     Malarazza

Tommaso Caruso è un pregiudicato figlio di Tonino detto Malarazza, potente boss del quartiere.

Ha ereditato il soprannome del padre, ma non si è rivelato mai alla sua altezza da criminale.

Perciò passa il tempo a ubriacarsi e a giocare a carte, scaricando la propria frustrazione e brama di potere sulla moglie Rosaria e sul figlio, che porta il nome del celebre nonno.

Quando Rosaria non riesce più a sopportare le botte e gli insulti del marito scappa di casa insieme al figlio.

Tommaso chiede alla comunità criminale di ostracizzare la donna e di punire il fratello di lei, Franco, transessuale dedito alla prostituzione.

Si innesca così una spirale di violenza che non può avere altro che conseguenze tragiche.

 Un film al dettaglio

Molta cura (da parte di Giuliano Fondacaro) è stata data alla scelta delle musiche, che comprendono:

  • un brano cantato da Arisa in portoghese,
  • una canzone del cantante neomelodico napoletano Matteo
  • due composizioni rap che funzionano a commento delle vicende narrate, una delle quali definisce "malarazza" il destino disgraziato di molti giovani del sud che hanno ben poche alternative al crimine dal quale sono circondati.

 La produzione nella sua interezza, viene definita fieramente indipendente, un'occasione di rappresentare la realtà con le miserie della città del regista stesso, senza glorificarne i criminali.

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