Il colore nascosto delle cose: l’amore cieco di Silvio Soldini interpretato da Valeria Golino
È stato presentato ieri fuori concorso ed è da oggi al cinema Il colore nascosto delle cose, il nuovo film di Silvio Soldini con Valeria Golino e Adriano Giannini.
Una commedia sentimentale che ha al centro l’intreccio dei destini di due personaggi: uno sciupafemmine e una osteopata cieca.
Un film che è stato accolto con giudizi positivi dal pubblico e dalla critica. Da un lato Silvio Soldini realizza una delle sue opere più convincenti riuscendo a trovare i toni giusti per un tema sicuramente difficile da maneggiare senza cadere nella retorica. Dall’altro Valeria Golino ci regala un’altra straordinaria interpretazione.
Sinossi
Teo è un uomo in fuga. Dal suo passato, dalla famiglia di origine, dai letti delle donne con cui passa la notte e da cui scivola fuori alle prime luci del giorno, dalle responsabilità. Il lavoro è l'unica cosa che veramente ama, fa il “creativo” per un'agenzia pubblicitaria e non stacca mai, tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo.
Emma ha perso la vista a sedici anni, ma non ha lasciato che la sua vita precipitasse nel buio. O meglio, l'ha riacchiappata al volo, ha fatto a pugni con il suo handicap e l'ha accettato con la consapevolezza che ogni giorno è una battaglia. Fa l’osteopata e gira per la città col suo bastone bianco, autonoma e decisa.
Si è da poco separata dal marito e Teo, brillante e scanzonato, sembra la persona giusta con cui concedersi una distrazione. Per Teo invece, tutto nasce per gioco e per scommessa, Emma è diversa da tutte le donne incontrate finora ed è attratto e impaurito dal suo mondo.
Una ventata di leggerezza li sorprende, ma quel galleggiare in allegria bruscamente finisce. Ognuno torna alla propria vita, ma niente sarà più come prima.
Cast
Oltre a Valeria Golino, Adriano Giannini nel cast Arianna Scommegna, Laura Adriani, Anna Ferzetti, Andrea Pennacchi, Beniamino Marcone, Mattia Sbragia, Valentina Carnelutti, Giuseppe Cederna, Roberto De Francesco.