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Il futuro urbano dei cinema: un importante convegno a Roma

Futuro urbano dei cinema

District: Lazio
Province: Roma (RM)
Locations:
Date: 2017-04-07

Il futuro urbano dei cinema: un importante convegno a Roma

Un convegno importante, quello su Il futuro urbano dei cinema, promosso ieri a Roma dall’ANICA.   

Il convegno è stato introdotto da un breve, ma efficace contributo di Francesco Rutelli, che dallo scorso ottobre presiede L’Associazione.

Non può esistere il cinema senza i cinema

“Non può esistere il cinema senza i cinema” ha detto Rutelli nel suo intervento. Ma in realtà la sua, pur espressa in forma affermativa, è apparsa una domanda. Che nasce dalla consapevolezza che oggi nulla è scontato e che per dare una risposta positiva occorre guardare al tema non in una nobile ottica di amarcord, ma in quella di una necessaria profonda innovazione.

Il dibattito su questo punto è stato del resto molto intenso e vivace. Con una diversità di accenti e opinioni diverse anche significative, come quelle ad esempio espresse nell’intervento del mediologo Alberto Abruzzese.

Comunque è chiara la sfida che il convegno ha voluto lanciare: parlare di cinema nella sua dimensione industriale ed artistica, ma guardandone tutte le possibili implicazioni legate allo sviluppo culturale ed urbano.

Il contesto

Sullo sfondo due coordinate per il dibattito.

I processi in atto nel settore, le nuove tendenze dei consumi culturali e delle modalità di fruizione dei contenuti culturali introdotti nel dibattito da Barbara Riatti, Group Account Manager GfK. Con una comunicazione interessante per lo spaccato generale che è stato offerto e per alcune evidenziazioni come quella relativa al consumo di cinema dei giovani.

E il nuovo quadro legislativo offerto dalla Legge Franceschini sul cinema, approvata e in attesa dei decreti attuativi, su cui si è concentrato Nicola Borrelli, Direttore Cinema MiBACT, nel suo intervento conclusivo e che, pur con limiti e incertezze, si presenta per la prima volta come una legge di sistema.

Nel dibattito, al di là di alcune posizioni, è apparsa sicuramente una consapevolezza comune. La sala, per riaffermare oggi un suo ruolo, deve profondamente rinnovarsi. Su tre fronti: attraverso una più chiara e univoca caratterizzazione nel processo di fruizione del cinema segnato da una molteplicità di strumenti; un profondo rinnovamento delle sue funzioni, il suo ripensamento in una logica di integrazione urbana.

Un nuovo ruolo per le sale

Sul primo punto c’è da innovare per meglio caratterizzare la specificità e unicità del modello di fruizione che si può avere nelle sale. A tal fine non basta più il richiamo al fatto che nella sala c’è una fruizione collettiva. Ma c’è da affrontare tutto il tema dell’immersione cinematografica che è strettamente connesso a quello della profonda ristrutturazione delle sale. E, come ha ricordato Luigi Cuciniello, Presidente dell’ANEC, l’immersione cinematografica richiede ampi spazi, i quali hanno grossi costi.

Sul secondo punto occorre ripensare profondamente la funzione delle sale. Come ha sottolineato Claude-Eric Poiroux, Direttore Generale Europa Cinemas, “la tendenza è quella di avere multisale polifunzionali nei centri città”. Questo perché, come ha detto Carlo Bernaschi, presidente degli esercenti multiplex ANEM, lo spettatore è attratto non solo dal film, ma da tutte le esperienze accessorie in centri moderni e polifunzionali.

Su questo punto sono emersi spunti e suggestioni, specialmente negli interventi video di Paolo Sorrentino, Enrico Vanzina, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi e Paolo Virzì. Con accenti e sensibilità diversi hanno tutti però sottolineato la necessità di rendere più accattivante l’esperienza del cinema in sala da parte dello spettatore.

Sempre sul tema del ruolo innovativo delle sale sono state portate anche alcune esperienze concrete molto interessanti. Gianantonio Furlan, Amministratore Delegato IMG Cinemas e Lionello Cerri, Amministratore Delegato Anteo SpA, hanno presentato rispettivamente l’esperienza del grande centro culturale di Venezia Mestre e quella del Cinema Anteo di Milano, evidenziando i risultati e le potenzialità connesse a questo cambiamento di prospettiva.

Le sale nei contesti urbani

Sul punto dell’integrazione delle sale nei contesti urbani sono stati portati vari contributi.

Di tecnici: Gabriele Napolitano, Architetto del Gruppo SpA; Luca Zevi, Presidente InArch Lazio; Claudio Rosi, Urbanista. Ma anche di amministratori: Luca Bergamo, Vicesindaco e Assessore alla Crescita culturale Roma Capitale; Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili Regione Lazio; Vincenzo Santoro, Responsabile Dipartimento Cultura e Turismo ANCI.

Altri importanti contributi sono stati portati da Nicola Zanardi, Fondatore e Partner Hublab; Domenico Dinoia, Presidente FICE; Francesco Giraldo, Segretario Generale ACEC e Valerio Carocci, Presidente Associazione Piccolo Cinema America.

Un convegno con molti spunti che speriamo possano essere ulteriormente approfonditi e soprattutto trasformati in progettualità concrete ed opere.

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