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Il mondo magico: la magia del mondo contadino tra Piadena, l’Irpinia e la Valnerina

il mondo magico

District: Campania
Province: Avellino (AV)
Locations:
Date: 2017-01-20

Il mondo magico: la magia del mondo contadino tra Piadena, l’Irpinia e la Valnerina

il mondo magico

Da ieri nelle sale il film Il mondo magico, opera prima di Raffaele Schettino, musicista ed attore di teatro.

Un film importante per il tema e la costruzione filmica.

Un film impegnato alla cui base sta anche un rigoroso lavoro di ricerca.

Un film corale, in cui i territori interessati sono diventati i veri protagonisti con il loro patrimonio culturale sedimentato. Le proloco, le associazioni locali e i paesi coinvolti si sono messi in moto, per rendere il set un momento di incontro, un momento magico.

Il mondo magico

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Il mondo magico, dice il regista “è inteso nel senso “demartiniano” del termine. (Il mondo magico è il titolo di un famoso libro di Ernesto De Martino, ndr). Ovvero della magia del mondo contadino. Che si tramanda attraverso i canti di tradizione orale e la ritualistica semplicità delle relazioni umane.

La magia deriva dall’osservazione della natura, di cui l’uomo si fa specchio e ne fa parte. I canti e le musiche sono il sottile filo rosso che, nel film, ne testimoniano la memoria. È nel mondo contadino che troviamo la consapevolezza di una comunità. Che, attraverso i propri rituali, ci aiuta a capire, nella semplicità del sapere comune, chi siamo. I rituali del mondo agreste fanno da sfondo alla storia e diventano la vera essenza del film: la maledizione, la figura della “masca” e della “mammasanta” e le formule magiche, i canti e le musiche delle tradizioni orali d’Italia dalla Lombardia alla Campania, passando per l’Umbria”.

Sinossi

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Il film è liberamente ispirato a una storia vera degli anni ‘40.

Gianni (Raffaele Schettino), chiamato alle armi nella campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale, diserta e trova asilo in una famiglia a Piadena, in provincia di Cremona, dove si innamora della bella e misteriosa Teresa (Chiara Travisonni). Nella confusione che segue l’armistizio del 1943, e solo dopo aver promesso a Teresa di tornare per sposarla, Gianni decide di rientrare a Frigento, in Irpinia, sua città di origine. Qui ritrova Tina (Alessandra Tavarone), il suo primo amore. Teresa, non avendo più avuto notizie di Gianni, lo raggiunge a Frigento per scoprire la spiacevole sorpresa del tradimento. La rabbia della donna dalle conoscenze occulte si trasforma per ripicca in maledizione. Da quel momento, la vita di Gianni è condannata alla sciagura. 

Gianni e Tina si sposano e nasce un figlio. Si trasferiscono a Buonacquisto, in Umbria, dove Gianni trova impiego come carabiniere e conosce alcuni minatori e operai dell’acciaieria ternana. In difficoltà tra tanti amici disperati che manifestano per i licenziamenti in fabbrica e il suo nuovo lavoro che gli impone di garantire l’ordine durante la mobilitazione, Gianni sembra ritrovare serenità grazie a Mariella (Mara Calcagni), donna passionale ed emancipata. Se ne innamora mentre cresce la sua adesione alla causa operaia e il distacco dalla moglie, donna pratica e poco idealista. Ma le sofferenze non sono finite.

Schieratosi al fianco dei lavoratori, viene richiamato in caserma e un profondo stato di stress lo condurrà all’ictus.

Cast

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I protagonisti del film, tranne qualche eccezione, non sono attori professionisti.

Raffaele Schettino, Mara Calcagni, Chiara Travisonni, Alessandra Tavarone, Gaetano Tavarone, Maretta Capossela, Giovanni Buldo, Mariella Ramundo, Roberto Seniga, Leardo Taraschi. Gli ultimi sono i componenti del Duo di Piadena della Lega di cultura.

I musici

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Duo della Lega di cultura (musici del nord).

È composto da Roberto “Peto” Seniga and Leardo “Micio” Taraschi.

Sono i depositari degli antichi canti di osteria del cremonese con l’Istituto Ernesto de Martino e il Circolo Gianni Bosio (archivio Coggiola).

Banda della Posta (musici del sud)

Orchestra che propone un repertorio di mazurke, polke, valzer e tarantelle. I musici sono originari di Calitri, un centro in provincia di Avellino. È prodotta da Vinicio Capossela.

Cantori della Valnerina (musici del centro)

Gruppo di antiche tradizioni popolari umbre composto da una quindicina di elementi. Si esibiscono nei canti più caratteristici della valle, legati a particolari momenti dell’anno come la semina, la raccolta e l’Epifania.

Le location

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Il film è ambientato in tre contesti al Nord, al Centro e al Sud Italia

Al Nord gli interni sono stati girati all’Ecomuseo di Isola Dovarese e alla Falegnameria di Piadena.

Per gli esterni gli stessi comuni e più in generale la Valle dell’Oglio.

La vita rurale umbra dell’immediato dopoguerra è ambientata in provincia di Terni, tra i paesini della Valnerina: Piediluco, Arrone e la sua frazione Buonacquisto. Gli interni sono girati nella sede dell’Associazione culturale Bonacquisto insieme, un tempo sede di un’osteria.

Il mondo contadino del meridione è ricostruito in particolare nei Comuni dell’Irpinia: Aquilonia, Calitri, Cairano, Monteverde, Frigento, Bonito e Paternopoli.

Per gli interni sono stati utilizzati i locali Museo etnografico di Aquilonia “Beniamino Tartaglia”, le Grotte di Valenzio e de Lo Priore e la Falegnameria du Peppino a Calitri.

Trailer

 

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