Io non ho paura: il film di Salvatores tra le campagne della Basilicata e della Puglia

Io non ho paura: il film di Salvatores tra le campagne della Basilicata e della Puglia

Il 14 marzo 2003 usciva nelle sale Io non ho paura di Gabriele Salvatores.

È sicuramente uno dei più belli film del regista.

È tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, che è anche autore della sceneggiatura del film insieme a Francesca Marciano.

Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti: due David di Donatello, tre Nastri d’argento, il Globo d’oro ed è stato scelto come film per rappresentare l'Italia agli Oscar.

Sinossi

Michele, dieci anni, vive in un paesino della Basilicata. Con la sorella più piccola e altri amici si diverte a scorrazzare in bicicletta nelle stradine in mezzo al grano.

La mamma Anna è casalinga e il padre Pino fa il camionista. Un giorno, incuriosito da una porta di lamiera vicino a una casa diroccata, Michele la apre e vede un buco. In fondo c’è un piede che esce da una coperta. Riavutosi dallo spavento iniziale torna sul luogo. Scopre che quel piede appartiene a un bambino, Filippo: ha più o meno la sua età, è biondo e delicato, ma quasi cieco per essere stato costretto al buio.

Michele comincia a frequentare Filippo: gli porta da mangiare, gli parla, cerca di tirarlo su.

Un giorno Michele ascolta in TV la notizia del rapimento di un tal Filippo a Milano e improvvisamente capisce cosa sta succedendo.

Nel frattempo arriva a casa un tale Sergio il milanese, uomo violento e pericoloso alla guida della banda di rapitori del bambino. Tutta la famiglia di Michele è implicata. Nel frattempo le indagini sul rapimento si stringono, gli elicotteri girano. Il panico sopraggiunge tra i rapinatori e questi decidono che occorre sopprimere l'ostaggio. Per questo viene scelto proprio il padre di Michele. Ma questi non si dà per vinto.  Corre a salvarlo. Sopraggiunge il padre che pensa di sparare al bambino, ma colpisce proprio il figlio Michele. Pino esce allo scoperto con il figlio tra le braccia e lo chiama per farlo rinvenire.

Nel frattempo torna Filippo, proprio per rivedere Michele. Sergio tenta di ucciderlo, ma arrivano gli elicotteri della polizia e lo arrestano insieme a Pino e agli altri. Michele si risveglia e nell'ultima scena del film Michele e Filippo, tratto in salvo dai carabinieri, si danno la mano.

Cast

Tra i principali interpreti i due giovani Giuseppe Cristiano (Michele Amitrano) e Mattia Di Pierro (Filippo Carducci), Dino Abbrescia e Aitana Sánchez-Gijón nei panni dei genitori di Michele: Pino e Anna Amitrano e Diego Abatantuono che interpreta Sergio (questa interpretazione viene premiata con il Nastro d’argento e il Ciak d’oro per il Miglio attore non protagonista).

Location

Il film è ambientato in un piccolo borgo rurale della Basilicata ed è stato girato in gran parte a Melfi, Lagonegro e Rapolla.

Altre scene sono state girate in Puglia, tra i campi di grano nei dintorni di Candela, nella Murgia e nella valle del fiume Ofanto, in Capitanata.

Splendide location esaltate dalla magistrale e pluripremiata fotografia di Italo Petriccione.

Trailer