Alvaro Vitali, personaggio tra drammi e risate
Alvaro Vitali, a tutti meglio noto come Pierino, sarà il protagonista di 'Deliriumpsike', diretto da Luigi Pastore.
Proprio lui, attore comico, vestirà il ruolo di uno psicopatico in una clinica nella Roma degli anni Cinquanta.
Una vita di risate
Se hai passato la vita a far ridere il pubblico rischi di suscitare lo stesso effetto anche se la notizia è seria.
Alvaro Vitali sarà il protagonista di Deliriumpsike, un thriller diretto dal regista Luigi Pastore, il ruolo è quello di uno psicopatico detto "Faccia di cartone".
Ricoverato in una clinica psichiatrica diretta da un primario con oscuri trascorsi al soldo del Fascio.
Quindi qualche anno prima visto che il film sarà ambientato nella Roma degli anni Cinquanta.
Primo ciak nel corso di quest'anno.
Tanti film con Fellini
A 67 anni torna sul set l'attore scomparso da tempo dalle scene.
Molte ospitate televisive, il più delle volte per lamentare il disinteresse nei suoi confronti da parte del cinema italiano.
Eppure nel suo curriculum ci sono ben quattro film con Fellini, il maestro era pazzo di lui, quella faccia strana, quell'omìno buffo che strabuzzava gli occhi, con la voce stridula e la battuta pronta.
Commedia sexy italiana
Dopo Fellini Satyricon, I clowns, Roma e Amarcord Vitali diventò uno dei protagonisti della stagione della commedia sexy italiana.
Con professionisti del calibro di Lino Banfi, Renzo Montagnani, Mario Carotenuto, al fianco di ragazze come Edwige Fenech, Gloria Guida, Michela Miti, Barbara Bouchet.
Ha ritagliato per sé il ruolo di quello che guarda la bellona farsi la doccia dal buco della serratura, il comprimario un po' tonto ma mica scemo.
Il grande successo
Il botto vero arriva con Pierino contro tutti nel 1981 (incassi stratosferici, circa dieci miliardi di lire), Pierino colpisce ancora (1982).
Entrambi diretti da Marino Girolami, e Pierino medico della Saub (1981), poi il successo continua con Gian Burrasca, Giggi il bullo e Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento.
Il ritorno
Ora, ecco il ritorno sulle scene nel ruolo, appunto, di "Faccia di cartone", personaggio così chiamato perché non si esprime a parola ma affida le proprie emozioni a una maschera che muta sembianze a comando.