A Mesola la nuova storia su don Minzoni

A Mesola la nuova storia su don Minzoni

Don Minzoni, è la nuova storia di Muroni che avrà il suo primo ciak a partire dal prossimo 2 Aprile.

Minzoni e la sua Romagna

Il primo ciak del film sulla vita e la storia di don Giovanni Minzoni sarà a Mesola e le riprese proseguiranno poi per quattro settimane (l’ultima giornata di lavorazione è prevista per sabato 28 aprile).

I luoghi interessati saranno: Comacchio, Ferrara, Portomaggiore, Ostellato e, appunto, Mesola.

Forse oltre la bufera

“Oltre la bufera”, titolo provvisorio dell’opera prodotta da Controluce, sarà diretta da Marco Cassini.

Cassini, regista de “La notte non fa più paura” e “La porta sul buio”.

Il regista abruzzese, ha firmato anche la sceneggiatura di un progetto che ricostruisce la storia del parroco argentano ucciso dai fascisti nell’agosto del 1923.

Una testimonianza tra passato e presente

Inoltre, ricostruisce anche lo stato d’animo di una generazione allo sbando a causa della Prima Guerra Mondiale e tornata dal fronte senza nulla in cui credere e senza ideali ai quali aggrapparsi.

Si tratta di una testimonianza storica che in qualche modo si intreccia anche con l’attualità.

Questo tipo di scrittura e riflessione tra passato e presente è il "marchio di fabbrica" di Cassini, nel suo obiettivo di dare alle macrostorie anche sfumature intimiste capaci di parlare al pubblico.

Questo è un film che, oltre a don Minzoni e ai fascisti, racconta anche dei giovani che vivono in un Paese che ha tanti lati oscuri.

Don Minzoni

La figura di questo prete è importante perché fa capire come affrontare la realtà giorno per giorno e come poter reagire e andare avanti semplicemente credendoci.

Gli attori impegnati nei ruoli principali saranno una decina e altrettanti quelli nei ruoli secondari.

Poi ci saranno le parti minori e le comparse.

Ci saranno i costumi, gli abiti d’epoca e quei paesaggi rimasti immutati (e si spera immutabili) nel corso del tempo e della storia.

Non ci saranno scene girate ad Argenta, nonostante don Minzoni avesse vissuto e operato proprio lì, purtroppo perchè i luoghi di Argenta sono stati distrutti dai bombardamenti del 1945.

La sceneggiatura e il copione porteranno davanti la macchina da presa personaggi delineati e definiti; oltre a don Minzoni e Italo Balbo non mancheranno figure realmente esistite come, ad esempio, l’antifascista Natale Gaiba.