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Addio Tomas Milian “Er Monnezza”

Tomas Milian

District: Lazio
Province: Roma (RM)
Locations:
Date: 2017-03-24

Addio Tomas Milian “Er Monnezza”

Tomas Milian

È morto martedì sera a Miami l’attore Tomas Milian, diventato famoso come Er Monnezza.

In realtà la carriera artistica di Tomas Milian è ben più complessa e ricca. Ma è indubbio che la sua immagine e la sua notorietà siano fortemente legati a quella maschera.

La carriera artistica

Tomas Milian era nato a L’Avana il 3 marzo 1933; il suo vero nome era Tòmas Quintin Rodriguez.

Inizia con il teatro all’Actors Studio a New York; in Italia giunge nel 1959 al Festival di Spoleto recitando in Il poeta e la musa di Cocteau con la regia di Franco Zeffirelli.

L’esordio nel cinema è con Mauro Bolognini nello stesso 1959 con La notte brava.

Negli anni ‘60 lavora con i più grandi registi. Sempre con Bolognini in Il bell’Antonio e Madamigella di Maupin. Con Alberto Lattuada nel film L’imprevisto. Con Maselli nei film I delfini, Gli indifferenti e Ruba al prossimo tuo. Con Nanni Loy in Un giorno da leoni. Con Luchino Visconti in Boccaccio '70 - episodio Il lavoro. Con Alfredo Giannetti in Giorno per giorno, disperatamente. Con Franco Brusati nel film Il disordine. Con Pier Paolo Pasolini in Ro.Go.Pa.G. - episodio La ricotta e tanti altri.

Anche negli anni successivi non mancheranno collaborazioni importanti nel cinema “impegnato”. Una per tutte, negli anni ’80 reciterà in Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni.

Tomas Milian

Ma la sua immagine negli anni ’70 e ’80 è legata indissolubilmente a due personaggi: il commissario Nico Giraldi e Sergio Marazzi detto Er Monnezza.

Squadra antiscippo (1976) diretto da Bruno Corbucci è il primo film in cui compare il commissario Nico Giraldi, detto Er Pirata. La lunga serie di film con Nico Giraldi protagonista durerà fino al 1984 con Delitto al Blue Gay.

Er Monnezza compare per la prima volta nel film Il trucido e lo sbirro (1976) di Umberto Lenzi e poi in La banda del trucido (1977) di Stelvio Massi e La banda del Gobbo (1977) dello stesso Lenzi.

Tomas Milian

Il rapporto con Roma

L’ultima parte della carriera, tra Italia e USA, lo vede ancora impegnato con grandi registi, ma non riesce a trovare una nuova dimensione artistica e forse anche umana.

Rimane profondo il suo rapporto con Roma. Nel 2014 riceve il Marco Aurelio alla Festa del Cinema di Roma diretta da Marco Muller, accolto dal calore del pubblico romano.

Lui del resto ricambia pienamente questo calore. Nella biografia scrive “Roma è la mia casa. Qui ho incontrato l’amore mio, il Monnezza. Se gli ho dedicato la mia vita è perché ho sempre voluto essere come lui …………… tutto quello che io non sono”.

Sul rapporto profondo con la città insiste l’attore Claudio Amendola. Un rapporto speciale il suo con Tomas Milian: suo padre Ferruccio Amendola ha prestato la sua inconfondibile voce a Tomas Milian e ai suoi personaggi e Claudio stesso nel 2005 è interprete del film Il ritorno del Monnezza di Carlo Vanzina: un omaggio a entrambi i personaggi per cui Milian è diventato noto.

In un bel ricordo sul Corriere della sera di oggi Claudio Amendola sottolinea “Er Monnezza è la maschera moderna della romanità, non avrebbe resistito quarant’anni se dietro alla volgarità e all’aspetto trucido non avesse nascosto la nobiltà un po’ romantica del disincanto .………….Entrò in sintonia con l’anima profonda (di Roma), con quella forma di distacco partecipe, la capacità di stare dentro alle cose facendone insieme il controcanto…….Le chiavi della città se l’è guadagnate in pieno. Ma quella Roma che Tomas evocava non c’è più. Da tanto”

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