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“ Fuocoammare ” di Gianfranco Rosi candidato all’Oscar

Fuocoammare

District: Sicilia
Province: Agrigento (AG)
Locations: Lampedusa e Linosa (AG)
Date: 2016-09-26

“ Fuocoammare ” di Gianfranco Rosi candidato all’Oscar

Sarà “ Fuocoammare ” di Gianfranco Rosi a rappresentare l’Italia nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero.

Lo ha scelto, tra altri sei titoli, una Commissione composta da Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema del MIBACT; Tilde Corsi, produttrice; Osvaldo De Santis, distributore; Piera Detassis, giornalista; Enrico Magrelli, giornalista; Francesco Melzi D’Eril, distributore; Roberto Sessa, produttore; Sandro Veronesi, scrittore e presieduta dal regista Paolo Sorrentino.

Sorrentino in realtà ha dissentito sulla decisione finale. Non per un giudizio su “ Fuocoammare ”, che giudica un “film bellissimo”. Riteneva però più opportuno candidarlo all’Oscar nella categoria dei documentari. Ciò avrebbe permesso di candidare all’Oscar anche il film “Indivisibili” di Edoardo De Angelis che secondo il premio Oscar avrebbe avuto molte chance.

Comunque la scelta di “ Fuocoammare ” è davvero di grandissimo rilievo.

Il film ha già ottenuto un grande successo internazionale oltre che riconoscimenti come l’Orso d’Oro all’ultimo Festival di Berlino.

L'isola protagonista

Un premio che il regista ha voluto immediatamente condividere con gli abitanti dell’isola di Lampedusa. "Dedico questo lavoro ai lampedusani che mi hanno accolto e hanno accolto le persone che arrivavano"

" Fuocoammare " è interamente girato a Lampedusa. Il regista ha vissuto a Lampedusa per mesi, cercando di catturarne la storia, la cultura, l'emotività dei luoghi e la complessa realtà di tutti i giorni.

Gli stessi abitanti dell’isola sono i protagonisti del film, a cominciare dal giovane Samuele Pucillo e il dott. Pietro Bartòlo, “il medico dei migranti”.

Il documentario racconta il dramma dei migranti che, da quasi venti anni, sbarcano sulle rive dell'isola mediterranea in cerca di rifugio, indagando nel contempo quello che è il delicato rapporto tra i nuovi arrivati e gli abitanti del luogo.

“Con Fuocoammare ho deciso di filmare la morte” ha dichiarato in questa intervista il regista; ma il film non è solo film di morte, ma di forza e solidarietà umana.

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