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Il 22 marzo 1848 terminano le Cinque giornate di Milano: i film e le fiction che ne parlano

Le cinque giornate di Milano

District: Lombardia
Province: Milano (MI)
Locations:
Date: 2017-03-22

Il 22 marzo 1848 terminano le Cinque giornate di Milano: i film e le fiction che ne parlano

Le cinque giornate di Milano

La Cinque giornate di Milano furono uno dei moti liberal-nazionali europei del 1848-1849.

Rappresentano uno degli episodi della storia risorgimentale italiana del XIX secolo, preludio all'inizio della prima guerra d'indipendenza italiana.

L’episodio indica gli scontri che si scatenarono dal 18 al 22 marzo 1848 a Milano tra la popolazione della città e le truppe austriache. Fra il 16 e il 17 marzo 1848 a Milano si diffuse la notizia dei moti rivoluzionari scoppiati in Francia, Austria, Ungheria, Boemia e Croazia. La città, sotto la dominazione asburgica, insorse. Dopo cinque giornate di violenti combattimenti contro le truppe austriache, al comando del maresciallo Radetzky, Milano si liberò degli occupanti.

Le Cinque giornate al cinema e in TV

Il primo film che si occupò della vicenda fu Dalle cinque giornate alla breccia di Porta Pia, film muto del 1923 di Silvio Laurenti Rosa

Del 1970 è lo sceneggiato televisivo Le cinque giornate di Milano di Leandro Castellani con Ugo Pagliai, Arnoldo Foà, Luciano Virgilio, Pietro Biondi, Romano Malaspina, Raoul Grassilli.

Del 1973 è il film Le cinque giornate di Dario Argento, con Adriano Celentano, Enzo Cerusico e Marilù Tolo. Un film particolare che si ispira alla vicenda storica inserendovi una originale narrazione popolare.

Film decisamente atipico nella filmografia di Argento: è tuttora l'unico film di Argento non appartenente al genere thriller o horror.

Infine del 2004 è il film televisivo Le cinque giornate di Milano, del 2004 di Carlo Lizzani.

Due storie d'amore s'intrecciano durante le cinque giornate di lotta.  Il protagonista è Giovanni, giovane medico che si avvicina agli ideali rivoluzionari.

Tra gli interpreti Fabrizio Gifuni, Chiara Conti, Giancarlo Giannini, Daniela Poggi, Giuseppe Soleri e Ana Caterina Morariu.

 

 

 

 

 

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