District: Veneto
Province: Vicenza (VI)
Locations: Vicenza (VI)
Date: 2018-04-09
Al cinema un nuovo viaggio nell'arte con Van Gogh
Van Gogh al cinema, si tratta di un tour cinematografico attraverso il lascito della più grande collezionista privata del pittore olandese: Helene Kröller-Müller (1869-1939).
Una collezionista davvero speciale, che ai primi del Novecento giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni.
Un viaggio anche spirituale
Si tratta di un viaggio inedito e spirituale, tra i luoghi dell’anima di Van Gogh, raccontato attraverso gli occhi di una donna innamorata dell’opera e della figura di questo genio immenso.
Film evento diretto da Giovanni Piscaglia con la consulenza scientifica e la partecipazione di Marco Goldin.
Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, che il 9, 10 e 11 aprile sarà nelle sale per ripercorrere l'unione spirituale di due persone, Helene Kröller-Müller, moglie di un magnate dei trasporti marittimi, e lo stesso Vincent.
Anime che in vita non si incontrarono mai, pur condividendo la stessa tensione verso l'assoluto, la medesima ricerca di una dimensione religiosa e artistica pura, senza compromessi.
Tra il grano e il cielo
La storia di questa passione sfociata in un'impressionante collezione d'arte è raccontata anche dalla mostra protagonista del film, Van Gogh.
Tra il grano e il cielo, alla Basilica Palladiana di Vicenza fino all'8 aprile 2018, che raccoglie 40 dipinti e 85 disegni proventi dal Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda.
Museo nel quale oggi è custodita l'eredità di Helene.
Un'esposizione che, grazie al critico d'arte Marco Goldin, presenza narrante anche nel film, oltre a raccontarci l'arte e il genio di Van Gogh, permette di capire l'importanza del disegno e di lunghi studi preparatori nella sua pratica artistica.
Il docufilm è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital.
Una storia, una donna, un artista ... un viaggio
Una collezionista privata di opere del pittore olandese, che, ai primi del Novecento, ammaliata da un viaggio tra Milano, Roma e Firenze, e sull'esempio del mecenatismo dei Medici, giunse ad acquistare quasi 300 lavori del maestro di Zundert, tra dipinti e disegni.
Questa storia ha costituito un’opportunità cinematografica, spingendo gli autori ad interessarsi a questa donna.
Il film cerca di ricostruire questo rapporto tra i due in vari modi.
Innanzitutto lo fa attraverso i luoghi, primo tra tutti il Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda, da dove provengono i pezzi in mostra a Vicenza.
Si tratta di un museo insolito, che risiede nel mezzo di un’enorme riserva naturale abitata da cervi e cinghiali, antica riserva di caccia del marito di Helene.
E poi ci sono i luoghi a fare da cornice e allo stesso tempo da soggetto in questo viaggio nell’anima dell’artista. Nel docufilm ci sono i luoghi di Helene e quelli di Vincent.
L’idea di farsi promotrice delle arti matura in Helene nasce, dopo una serie di viaggi in Italia, e precisamente a Milano, Firenze, Roma.
Nelle sue lettere parla dell’incanto nel visitare questi posti, dalla Pinacoteca di Brera agli Uffizi, da Palazzo Vecchio a Santa Croce.
Così il regista ha deciso di rappresentare queste “visioni” per mostrarle nel film attraverso le lettere che la donna scriveva, guardando alcuni pezzi celebri dell’arte italiana attraverso i suoi occhi.
A un certo punto le riprese escono dalla Basilica Palladiana, dove è allestita la mostra, per raggiungere altri luoghi, dall’Accademia di Belle Arti di Bruxelles a Montmartre.