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Nel borgo fantasma di Apice e nella Murgia le riprese di Il bene mio di Pippo Mezzapesa

Pippo Mezzapesa

District: Campania
Province: Bari (BA)
Locations:
Date: 2017-08-22

Nel borgo fantasma di Apice e nella Murgia le riprese di Il bene mio di Pippo Mezzapesa

Pippo MezzapesaSono cominciate ieri le riprese del nuovo film di Pippo Mezzapesa, autore di corti e film documentari di successo (Come a Cassano, Pinuccio Lovero - Sogno di una morte di mezza estate, Pinuccio Lovero - Yes I Can).

Le riprese, che dureranno sei settimane, interesseranno tre comuni della Murgia e del Beneventano. Gravina in Puglia e Poggiorsini, ma più in generale il territorio della Murgia, sono diventate ormai delle realtà affermate come location cinematografiche.

Apice, che nel film è il paese fantasma dal nome evocativo Provvidenza, ha invece una storia particolare.

Apice è un paesino che, a seguito di due terremoti nel 1962 e nel 1980 fu abbandonato. Il comune fu ricostruito a pochi chilometri di distanza. Circa seimila persone abbandonarono le loro case e si trasferirono nel nuovo paese che prese il nome di Apice nuova. La vita nel paese è ferma al 21 agosto del 1962: i negozi con le loro insegne, i bar, le macchine dell’epoca che sembrano aspettare di rimettersi in moto. Non a caso qualcuno ha parlato di una Pompei del ‘900. Varie idee e progetti negli anni sono stati proposti per avviare il recupero di questo borgo, ma sostanzialmente non è avvenuto granché. Sarà il cinema a riaccendere i riflettori su questo borgo fantasma?

Pippo MezzapesaSinossi

Provvidenza da dieci anni, da quando ha conosciuto la devastazione del terremoto, è un paese fantasma. Elia (Sergio Rubini) è rimasto l’ultimo ad occupare quelle case senza anima. Si è sempre rifiutato, infatti, di trasferirsi nel 'paese nuovo', fatto di casermoni di cemento costruiti ai piedi della collina, dove tutti gli altri sono stipati. Elia vive in una delle poche case rimaste in piedi e, nel corso degli anni, è diventato custode della memoria di quel borgo. Per l'illusione di poter riportare la vita tra quelle pietre morte, per l'incapacità di liberarsi dal ricordo di sua moglie Maria che proprio tra quelle pietre ha perso la vita. Una scelta, la sua, non condivisa dagli abitanti del paese di sotto che vorrebbero portarlo giù e, finalmente, spegnere l’ultima luce accesa di quel che un tempo era Provvidenza. Il ricordo di Maria e il suo compito di custode della memoria di una comunità perduta tornano a far sentire la loro forza ed Elia si troverà di fronte a una scelta.

Note del Regista

“Torno al lungometraggio con una storia che mi appartiene profondamente, racconta di una comunità perduta, dissolta con un terremoto, e di un uomo che si ostina a difenderne la memoria. La sua è una voce fuori dal coro, appartiene a un personaggio che resiste, visionario e lucido, allo stesso tempo. È un film in cui la realtà inciampa nella magia, fatto di pietre abbandonate e incontri, rivelazioni e scontri, paradosso e sogno.”

Cast artistico/tecnico

Pippo MezzapesaCast: Sergio Rubini, Sonya Mellah, Teresa Saponangelo, Dino Abbrescia, Francesco De Vito, Michele Sinisi. Sceneggiatura: Antonella Gaeta, Pippo Mezzapesa, Massimo De Angelis. Fotografia: Giorgio Giannoccaro. Scenografia: Michele Modaferri. Costumi: Sara Fanelli. Produttore: Cesare Fragnelli, Joo Hyun Ahn. Produzione: Altre Storie, Rai Cinema, con il contributo del MiBACT, con il sostegno di Fondazione Apulia Film Commission. Distribuzione: Altre Storie.

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